Ai più attenti credo non sia sfuggito un particolare in Consiglio comunale.
In una delle prime sedute, rispondendo piccato e in modo provocatorio ad una interrogazione, il sindaco consegnò a tutti i consiglieri il testo completo dell’Inno d’Italia, con il fermo proposito che ad ogni consiglio si sarebbe cantata una strofa diversa.
“Così lo impareremo tutto!” affermò fiero. Che per un sindaco leghista non è cosa da poco!
Purtroppo il proposito rimase tale.
In Consiglio si è sempre cantata solo la prima strofa.
E l’ultima volta, addirittura, il sindaco non l’ha proprio cantata. E non è passato nemmeno un anno!!
E’ vero che questa sconclusionata maggioranza gli sta creando non pochi grattacapi, ma questa è l’ennesimo esempio di incoerenza tra il dire e il fare del sindaco Ongaro.
Il difficile rapporto tra Mameli e Ongaro….
13 aprile 2012
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