L’assessore Pasqualini e i nuovi rifiuti
In tutte le famiglie cordenonesi è stato recapitato il giornalino dell’amministrazione comunale.
Evito – per ora – di fare commenti. Mi piacerebbe sapere cosa pensano i cittadini delle evidenti differenze rispetto a quello che l’Amministrazione Mucignat faceva arrivare casa per casa mensilmente, ma non è su questo che mi soffermo adesso.
Prendo invece lo spunto da quello che è stato scritto per intervenire su tre argomenti: il costo dello smaltimento dei rifiuti, i proiettori (su cui l’assessore Gardonio ha nuovamente detto qualcosa senza dire nulla) di Natale, la nuova ipotesi di struttura sportiva.
Ora affronterò il discorso dei rifiuti. Nei prossimi post affronterò gli altri due argomenti.
Il tema dei rifiuti mi sta a cuore, perchè con oltre 2 milioni di costi rappresenta circa un ottavo di tutte le spese correnti del nostro bilancio. Una quota molto importante! Con l’Amministrazione Mucignat sono stati raggiunti determinati risultati. E’ stata avviata la raccolta differenziata “vera” (prima c’erano solo le campane per vetro, carta, plastica e alluminio e tutti si ricorderanno in che stato disatroso e vergognoso versavano le cosiddette isole ecologiche sparse per il territorio comunale), soprattutto con la separazione dell’umido; si è cercato un sistema di raccolta che fosse un buon compromesso tra risultati della differenziata, disagio per il cittadino, costo della raccolta.
Inoltre si sono fatte valere le ragioni di Cordenons contro le richieste di Pordenone per il debito da 4 milioni (per i rifiuti che Cordenons ha versato nella discarica di Pordenone e che ora non è ancora in grado di restituire): ricordo che la Amministrazione Del Pup era disposta a pagare e non aveva alcuna strategia di difesa. Ma questo è un altro capitolo!
Dal 2007 la raccolta differenziata ha fatto un gran balzo rispetto alla situazione precedente, anche se era ancora migliorabile; le aree dei cassonetti sono risultate molto più pulite; il sistema di raccolta del multimateriale (il “sacco blu”) permette ai cittadini di tenere un unico contenitore in cui conferire plastica, carta, alluminio, legno, metalli e quindi evitare di avere tanti contenitori in casa. Inoltre ai fini della raccolta questo sistema permette un costo contenuto, perchè i passaggi dei camion di raccolta sono limitati.
L’amministrazione Ongaro ha promesso cambiamenti su questo tema. Verso quale direzione?
Nel suo articolo del giornalino, l’assessore Pasqualini ne traccia le linee.
Che sono sostanzialmente due: riduzione dei costi di smaltimento e aumento della differenziazione. Per il secondo aspetto mi auspico che questo non aumenti troppo il disagio per il cittadino. Lo valuteremo quando il nuovo sistema partirà.
In tema di costi, invece, noto una cosa strana.
Dai dati che riporta l’assessore (e che potete vedere nel file allegato costi RSU 2012 ) le nuove tariffe effettivamente comporterebbero una riduzione nell’ordine dei 107 mila euro (nel suo articolo, l’assessore dimentica che bisogna calcolare anche l’IVA al 10%).
Ma allora perchè nel Bilancio 2012 non si vede questo calo di costi?
Infatti se nel 2011 il dato assestato parla di 1.967.000 euro di costi (raccolta e smaltimento), per il 2012 si parla di 1.980.000 euro, cioè quasi un +1%. Altro che risparmio di 100 mila euro. E la anomalia non è spiegabile con l’aumento delle quantità…..
Non so spiegare il motivo di questa incongruenza.
A dire il vero un sospetto ce l’ho: che si sia voluto gonfiare i costi per evitare di abbassare l’IMU, come abbiamo proposto di fare?
Il sospetto è forte: bisognerà attendere i dati consuntivi del 2012 per capire qualcosa di più. Di certo, comunque, l’incongruenza c’è!